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Innanzitutto volevo ringraziare la Concessionaria Borsoi di Treviso per la prova della Nuova Nissan Leaf, visto che Nissan Italia non ha nessun evento a riguardo.
Perdonate la scarsa qualità e quantità di foto, visto che inizialmente il tutto doveva andare nel mio profilo Facebook, ma il “nuovo” blog di SlipAngle, mi ha fatto cambiare idea all’ultimo momento.

Silenzio

Ma è accesa l’auto?
Se mai avrete la possibilità di provare una Nuova Leaf (ed altre auto elettriche), questo sarà il primo dubbio che vi verrà dopo aver premuto il pulsante di accensione.
Nonostante non fosse la “mia prima volta”, i classici 10 secondi per resettare il cervello (questa non fa “brum brum” ma “vvviiiiiiuuuu”), controllare strumentazione ed eventuali spie di avvenuta accensione li ho persi.
Sensazione ancora più spiazzante appena riesci a capire come si inserisce la marcia in avanti (D); il joystick (non lo si può chiamare manopola del cambio)  ritorna alla sua posizione di base dopo aver effettuato la selezione.
Onestamente non mi piace moltissimo questa soluzione, preferirei le classiche posizioni da cambio automatico.
Comunque, inserita la marcia e lasciato il pedale del freno, si sfiora l’acceleratore e…silenzio…eppur si muove!
Non è proprio un silenzio totale, in quanto il motore tra gli 0 e 30 km/h emette proprio quel tipico suono “vvviiiiiiuuuu”, tipo tram o filobus; poi il tutto sparisce o viene coperto dal suono dei pneumatici e del fruscio aerodinamico.
Non fatevi fregare dal movimento “vellutato” e lasciarvi prendere dal morbo del “piede pesante”, perchè rischiate di trovarvi in qualche fosso o a svitare la targa dell’auto che vi precedeva.

Prestazioni

Si, esattamente così.
Questa piccola elettrica spinge forte, ma tanto forte; non ci sono ritardi tra la pressione dell’acceleratore e la risposta.
La spinta da fermi vi lascierà con la schiena incollata al sedile, vi consiglio di tenere saldamente il volante se avete le ruote leggermente sterzate, sentirete una bella torsione sullo stesso.
Stessa progressione che vi farà sorridere sotto i baffi (niente camicia hawaiana però) nei sorpassi a partire dai 30 km/h e fino ai 90 km/h; qualcosa di paragonabile a vetture sportive di razza.
Comparabile pure il consumo della batteria se si va pesanti.
La percentuale cala vistosamente se pensate di incollare l’acceleratore al pavimento ed i 310 km di autonomia si riducono di un buon 40% (stima personale).
Ma se i sensi di colpa ecologisti vi assalgono, esiste una modalità ECO che riduce la curva di accelerazione e vi preserva dal consumo, oppure la modalità E-pedal che con la “sola imposizione” del piede destro vi aiuterà a frenare nel momento del rilascio dell’acceleratore.
In pratica userà il motore elettrico per frenare e ricaricare la batteria; nel traffico è ottimale, a patto che sappiate dosare il rilascio del pedale o vi troverete con i passeggeri senza incisivi e con conati di vomito.
Comunque, se non la usate in modalità hipster ecologista (pulsante ECO attivo), potrebbe mettervi in difficoltà in qualche situazione, uomo avvisato…uomo avvisato.
Nella marcia extra-urbana (70-90 km/h) mi sono trovato spesso a dover controllare la velocità, perchè manca totalmente il riferimento sonoro con i giri motore e stranamente sopravvalutavo la reale velocità.

Comodità

Se, con una pisciatina fuori dal vaso, posso quasi paragonare silenzio e guida ad una Rolls Royce (una vecchia Silver Shadow), i sedili invece sono un pò carenti.
Non parlo dei materiali, che sembrano di buon livello, ma del fatto che pare si siano dimenticati 1 cm di imbottitura nella seduta; ne la Nissan Juke, ne la Mazda 2 hanno sedili così poco imbottiti.
La sensazione è proprio quella di essere affossati, di non avere un buon sostegno dei sacri glutei…detta tra noi, erano meglio persino i sedili Recaro in carbonio della Porsche 964RS, che ti sollazzavano le chiappe ogni volta che ti sedevi.
Includendo la facilità di utlizzo dei vari comandi nella comodità d’uso, non è proprio così intuittiva; anche per chi, come me, è tecnologicamente avanzato.
Si certo, schermo touchscreen, LED tipo albero di natale ovunque, display digitali (questi con un’interfaccia pulita)…ma 1.000 pulsanti, sia reali che virtuali.
Spesso con impostazioni un pò cervellotiche e vari sottomenù; poi alla fine, come tutti, usi sempre i soliti 3 pulsanti, però qualcosa personalmente lo rivedrei.

Papà me la compri?

Costasse 10.000€ in meno…
In realtà dai circa 45.000€ di listino (versione full sboron, ricchi premi e cotillon), piangendo il morto e facendo vedere le braccine corte, si arriva a circa 39.000€.
Rimane sempre una bella cifra per un auto con 300 km di autonomia e 4 posti, aggiungiamoci pure la “tordaggine” di Nissan di annunciare la versione con batteria maggiorata dopo qualche mese e cade il palco.
Chi la comprerebbe ora?
In Italia penso quasi nessuno, vista la mancanza di incentivi statali (a parte 5 anni di bollo auto, in Veneto), di colonnine di ricarica veloce (la più vicina era a 40 km da Treviso) e la possibilità di usare direttamente la corrente creata dai propri pannelli solari per la ricarica.
In Olanda, gli incentivi sono di circa 10-12.000€ (a detta del concessionario Nissan), in Giappone l’auto costa decisamente meno e si nota dalle vendite.

Finale

Mi ha fatto uscire una lacrimuccia al momento della riconsegna? No
Mi ha fatto uscire il sorriso babbeo alla guida? Si
Penso che i tempi non siano ancora maturi per avere un auto elettrica, almeno in Italia; 5 anni forse basteranno a livello tecnologico ma realisticamente saranno 10 per le infrastrutture  visto la chiappite di questo paese.
Nota personale: spero vivamente che i produttori trovino uno standard per gli attacchi delle colonnine a carica rapida.

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Motore Nissan Leaf

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